Tra leggenda e realtà, si narra che già nel 1953 l’elefantino fosse stato scelto come portafortuna da Gianni, figlio di Vincenzo Lancia ed amministratore delegato della casa automobilistica dal 1949 al 1955. Il significato sarebbe da attribuire all’idea che, una volta lanciati in corsa, gli elefanti sono inarrestabili. Il simbolo del pachiderma al galoppo, dapprima raffigurato in azzurro e poi in rosso, pare provenire dalla mitologia orientale, come emblema benaugurante e come simbolo di vittoria, purché rappresentato con la proboscide protesa in avanti.
Quest’anno Fiat celebra il 125º anniversario di FIAT - un traguardo che solo pochissime case automobilistiche nel mondo possono annoverare - e al contempo Fiat apre un nuovo capitolo della sua lunga storia costellata di successi, rilevanza sociale e leadership, tutti alimentati da un approccio orientato al cliente. Oggi, dopo milioni di auto prodotte, esiste un fil rouge che lega passato, presente e futuro del Brand, ovvero quel particolare modo di concepire l'auto che tuttora è un tratto distintivo del marchio. La ricetta del successo di FIAT è semplice: sostenibilità, semplicità ed emozione italiana per realizzare auto iconiche che siano anche accessibili, italiane ma con un appeal globale. Nascono così creazioni che semplificano la vita di ogni giorno e portano la gioia nelle strade del mondo. Proprio come la Grande Panda che inaugura una nuova era del marchio oltre ad essere la capostipite di una nuova generazione di vetture FIAT che prevede altri 2 modelli della nuova famiglia
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